Metodo FSC – Facilitazione dello sviluppo delle cerebro potenzialità

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Metodo FSC

Il Metodo FSC – Facilitazione dello Sviluppo delle Cerebro Potenzialità – è un metodo semplice ed efficace per una diagnosi tempestiva e la sua terapia riabilitativa che punta a prevenire e ridurre i danni di un eventuale ritardo psicomotorio.

Un intervento precoce e adeguato su soggetti sani o con presunti ritardi o sospetta patologia può aiutare il bambino nel fisiologico raggiungimento delle proprie potenzialità.

Il Metodo FSC è un programmaideato e sviluppato dal  Dottor Castagnini, codificato grazie alla sua esperienza pluri-decennale, applicato ed insegnato dalla Associazione Ricerca e Sviluppo delle Cerebropotenzialità, “A.R.C. i Nostri Figli” ONLUS , dove ho conseguito la formazione e l’abilitazione come Specialista Formatore Qualificato FSC.

Come nasce il metodo FSC?

Il principio nasce dalla messa in pratica di tecniche provenienti da diversi metodi riabilitativi, creando un modello diagnostico-formativo e rieducativo-riabilitativo in grado di aiutare i bambini e le loro famiglie, per affrontare la crescita di un bambino – con o senza disabilità – in maniera più consapevole.

A chi è rivolto?

È rivolto a tutti i bambini nati in determinate condizioni, che vengono definite come “parti a rischio”, questo perché hanno maggiori probabilità di andare in contro ad uno sviluppo neuro psico-motorio inadeguato o patologico.

Quali sono considerati “parti a rischio”?

  • parto pretermine-prematuro (entro la 38^ settimana di gestazione),
  • parto gemellare, parto di bambino di basso peso (inferiore a 2500 gr.),
  • parto da madre diabetica,
  • parto da madre con gestosi,
  • parto distocico (forcipe, ventosa, taglio cesareo, parto podalico, …),
  • indice di Apgar inferiore a 3 al 1° minuto e inferiore a 7 al 5° minuto,
  • neonati con crisi convulsive,
  • ittero neonatale grave,
  • crisi ipocalcemiche o ipoglicemiche con segni neurologici,
  • parti con liquido amniotico tinto-melmoso,
  • neonati con infezioni in atto.

Quando si interviene?

La risposta è il prima possibile, questo perché è proprio nei primi mesi di vita che la terapia risulterà nel tempo più efficace. L’esperienza dimostra che la diagnosi precoce e la messa in atto di un tempestivo programma terapeutico adeguato sono indispensabili per ottenere un buon risultato.

Di cosa si tratta?

La terapia neuropsicomotoria si basa sul concetto di locomozione facilitata, ossia si cerca attraverso particolari stimoli posturali, di sollecitare una risposta di locomozione spontanea che facilita lo sviluppo fisiologico del bambino. 

In sostanza ci cerca di far ripercorre al bambino le tappe dello sviluppo motorio, che fanno parte del bagaglio innato e naturale, mediante stimolazioni appropriate.

Si tratta comunque di una riabilitazione a supporto dello sviluppo fisiologico di un bambino; quindi, può essere fatta anche a bambini sani.

Come si applica il metodo?

Caratteristica fondamentale della terapia è la frequenza di applicazione, che deve essere almeno di quattro sedute al giorno con un tempo adeguato di seduta pari a venti minuti al massimo. 

Per rendere possibile questa modalità di pratica diventa indispensabile la collaborazione attiva dei genitori, dei famigliari o dei caregiver che vengono correttamente preparati all’utilizzo delle tecniche.

Il metodo non richiede l’utilizzo di macchinari specifici, ma solo di un ambiente adeguato, si tratta di una terapia fisica, una speciale ginnastica. È un metodo sicuro, ben tollerato e privo di controindicazioni.

Risultati

  • Aiuta il bambino nel suo sviluppo globale neuro-psico-motorio 
  • Ha effetto sull’organizzazione delle attività cerebrali
  • I miglioramenti sono evidenti applicando questo metodo a tutte le età.